Inculturazione e acculturazione

Le discipline antropologiche

Durante il Novecento l'antropologia si è sviluppata come 'antropologia culturale' che considera la produzione di cultura il carattere distintivo degli essere umani dagli animali, 'antropologia fisica' che studia le caratteristiche fisiche dell'uomo comparandole a quelle del primitivo per capirne l'evoluzione e 'antropologia filosofica' che studia le scienze umane per capire la caratteristica principale dell'uomo rispetto agli altri esseri umani.

Come lavora l'antropologo?

L'antropologo studia le diverse culture esercitando tre specializzazioni diverse: 'l'etnografia', 'l'etnologia' e 'l'antropologia'.
L'etnografia è la disciplina che descrive gli usi e i costumi delle popolazioni, l'antropologo lavora sul campo e raccoglie informazioni sugli aspetti della vita quotidiana di un popolo.
L'etnologia è la disciplina che sintetizza il materiale etnografico con il metodo dell'analisi comparativa.
Infine l'antropologia è la sintesi ancora più ampia. 

L'uomo produttore di cultura


Secondo la definizione di Tylor, l'uomo si distingue dagli altri animali perché produttore di cultura. Nonostante essi vivano in società antropologicamente non producono alcuna cultura, in quanto gli manca l'uso consapevole di strumenti simbolici come il linguaggio, attraverso il quale l'uomo dà un contributo personale alle conoscenze. Con questa definizione Tylor introduce inoltre il concetto di inculturazione, che indica la trasmissione consapevole o non consapevole di abitudini da una generazione alla successiva.
La cultura è soggetta a continui cambiamenti, questi vengono definiti con il termine acculturazione: mutamento culturale in seguito all'incontro di persone di culture diverse.

Commenti