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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Il racconto mitico

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Il racconto mitico I miti sono narrazioni che esprimono in un linguaggio fantasioso e ricco di immagini temi fondamentali come l'origine del mondo. Sono definiti anche 'racconti fondativi' in quanto spiegano e giustificano una situazione presente cercandone le origini nel passato. I miti svolgono funzioni differenti  e questo dipende dalla cultura o società a cui appartengono. La funzione è differente se appartengono a una società priva di scrittura o a una società che ha elaborato un pensiero scientifico. L e funzioni sociali dei miti  Nelle culture tribali il mito svolge funzioni sociali molto importanti, serve ad organizzare il tempo e a definire il rapporto tra passato e presente. Claude Lévi-Strauss, antropologo francese, li definisce: "il mito è una storia in cui gli uomini e gli animali non erano ancora distinti", ma sono anche storie dei tempi in cui l'umanità cercava spiegazioni totali della realtà perché non erano ancora nate le scienze.

Il pensiero magico

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Il pensiero magico Che cos'è la magia? La magia è la credenza nel potere del gesto e della parola. Le arti magiche comprendono formule verbali, invocazioni e pratiche con le quali si crede di poter influenzare gli eventi futuri. La cultura popolare distingue la 'magia nera' , distruttiva, dalla 'magia bianca' , che ha scopi benefici.  Inoltre si distingue la magia naturale dalla magia cerimoniale . La prima è l'antenata della scienza moderna, quindi trasforma la natura utilizzando le sue leggi; la seconda, invece, si prefigge di ottenere scopi benefici o malefici ricorrendo a varie pratiche, come ripetere formule verbali più volte. Le 'parole magiche' Le arti pratiche utilizzano un repertorio lessicale molto vasto, oggi codesti termini si utilizzano come sinonimi, ma ciascuna parola ha un significato molto più profondo. Il termine 'magia' , in origine, indicava la sapienza dei Magi persiani (sacerdoti che hanno portato nella rel

L'industria di oggi e di domani

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L'industria di oggi e di domani Oggi le industrie sono industriali sono concentrate nei paesi sviluppati: Europa, Russia, Stati Uniti, Canada, Australia. Nei quali si posso distinguere 3 tipi di aggregazione industriale: Le aree di grande concentrazione: come il bacino di Ruhr in Germania, la regione di Parigi in Francia o le aree metropolitane di Tokyo e New York. I centri industriali isolati: come le zone minerarie in Russia. Le aree a industrializzazione diffusa, come il Veneto o le Marche dove sono presenti numerose imprese, molto diversificate, di piccole o medie dimensioni. La geografia dei paesi industrializzati è in continuo movimento. Nella seconda metà del Novecento la Corea del Sud, Taiwan, Singapore e Hong Kong hanno creato un sitema industriale competitivo e diversificato. Inoltre negli ultimi anni del XX secolo ci fu un enorme crescita economica dei stati: Cina, Brasile e India che hanno avviato una grande competizione su molti settori produttivi. Ne

La rivoluzione industriale

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La rivoluzione industriale La produzione industriale iniziò ad affermarsi nel XIX in seguito alla rivoluzione industriale, con la quale si cominciò a trasformare in prodotti finiti le materie prime provenienti dall'agricoltura e dall'allevamento. Si costituì così il settore secondario. La rivoluzione industriale come "frattura": Bairoch Paul Bairoch, storico dell'economia, nella sua opera Storia economica del mondo. Vittorie e insuccessi dal XVI secolo ad oggi, scrive che le due fratture fondamentali della storia dell'umanità furono la rivoluzione neolitica e la rivoluzione industriale. Con il termine frattura si intende un cambiamento storico a cui si attribuiscono cambiamenti molto profondi avvenuti in un breve lasso di tempo. La rivoluzione neolitica avvenne in meno di 2000 anni. L'uomo in questo periodo si da raccoglitore e cacciatore divenne agricoltore e allevatore, inoltre da nomade divenne sedentario. La rivoluzione industriale in

L'allevamento

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L'allevamento Con il termine allevamento si indica la domesticazione della specie animale. Questa può avere diversi scopi: utilizzare l'animale come fonte di cibo, come mezzo di trasporto, per ricavarne fibre tessili come la lana o per compagnia. Le origini: la pastorizia nomade L'allevamento comparve tra il IV e il III millennio a. C. quindi può essere ritenuto contemporaneo o posteriore all'agricoltura.  Questa forma di domesticazione sta alla base delle società di pastori e allevatori che si diffusero negli ambienti inadatti alla coltivazione. Quindi può essere ritenuta una forma di adattamento alle zone aride. La vita sociale dei popoli allevatori I popoli allevatori sono diffusi in tutti e 5 i continenti: in Asia, dove si allevano cammelli e ovini, in Siberia dove si allevano renne, in Europa dove i pastori sardi allevano ovini mentre i pastori delle Alpi allevano bovini, in Africa dove si allevano bovini e in Oceania suini. Alcune popolazioni sono i

L'agricoltura oggi

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L'agricoltura oggi L'agricoltura è un' attività economica di fondamentale importanza, in quanto da essa dipende la maggior parte dell'alimentazione umana. Ci sono diversi tipi di agricoltura. Negli ultimi anni si è sviluppata un tipo di agricoltura che ha lo scopo di non danneggiare l'ambiente, la cosiddetta agricoltura biologica . Ultimamente il numero di  consumatori che richiede l'utilizzo di questa pratica è aumentato. Le attività agricole più utilizzate al momento sono le seguenti: l 'agricoltura itinerante , una partica molto antica che consiste nel liberare una porzione di terreno nelle foreste tagliando o bruciando cespugli e piante, ci si procura in questo modo lo spazio necessario per la coltivazione. In seguito si piantano ortaggi e piante da frutto. Una volta esaurite le risorse nel terreno i coltivatori si spostano in un'altra zona. l 'agricoltura intensiva , il quale scopo è quello di aumentare la produttività, viene pratic

L'evoluzione dell'agricoltura

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L'evoluzione dell'agricoltura Le origini: la rivoluzione neolitica Circa 10000 anni fa l'uomo da raccoglitore e cacciatore divenne agricoltore e allevatore. Questo fenomeno venne chiamato da Vere Gordon Childe 'rivoluzione neolitica' , durante la quale l'uomo iniziò ad addomesticare alcune specie vegetali e animali. Tutto questo ebbe inizio nella 'mezzaluna fertile' nel Medio Oriente, mente nel resto del mondo il fenomeno si sviluppò tra il 7500 e il 2500.  Le precondizioni che hanno favorito la domesticazione sono le seguenti: il cambiamento climatico , 13 anni fa infatti finì l'ultima era glaciale. Il seguente innalzamento delle temperature ha favorito lo sviluppo di una vegetazione ricca e coltivabile; l' aumento della popolazione; il progresso tecnologico , gli uomini infatti erano in grado di costruire vari attrezzi agricoli come le falci. La conseguenza principale della domesticazione fu la nascita di insediamenti

Strategie acquisitive: raccolta, caccia, pesca

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Strategie acquisitive: raccolta, caccia, pesca Il genere umano ha trascorso la maggior parte del tempo vivendo di caccia e raccolta, con questi due termini ci si riferisce alla prima strategia di sopravvivenza attuata dal genere umano.  La caccia e la raccolta sono due forme dell' economia di acquisizione , in quanto le popolazioni prelevavano direttamente dalla natura ciò di cui avevano bisogno per sopravvivere. La raccolta In origine.   La raccolta è la più antica strategia di sopravvivenza. Si può ipotizzare che sia nata nelle savane africane caratterizzate da due stagioni, quella umida e quella secca. Nella stagione umida si potevano raccogliere divere piante come germogli di graminacee, fiori e foglie, mentre nella stagione secca bisognava scavare alla ricerca di radici ricche di acqua oppure ci si nutriva delle carcasse di animali cacciate da predatori animali. Oggi. Oggi nelle popolazioni che utilizzano ancora questa strategia di sopravvivenza, la raccolta co

Le origini della nostra specie

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Le origini della nostra specie Evoluzione organica ed evoluzione culturale La cultura consiste in progressive esteriorizzazioni di potenzialità fisiche e mentali. Gli strumenti e le tecnologie, dai più semplici ai più elaborati, possono essere visti come "prolungamenti" esterni dell'intelligenza che aumentano la capacità di adattamento all'ambiente. Nell'ambito degli studi antropologici, si è ritenuto che l'evoluzione culturale, abbia seguito, l'evoluzione organica. In virtù di un cervello molto più sviluppato di quello degli altri animali e degli stessi ominidi che lo avevano preceduto, Homo sapiens Sapiens, potè superare i limiti della propria costruzione fisica per crearsi una sorta di seconda natura culturale, fatta di tecniche materiali e simboliche che gli permisero di adattarsi agli ambienti.  Andre Leroni-Gourhan , è stato il primo a cogliere l'importanza dei ritrovamenti africani di australopitechi e homo habilis. Nel suo libro, sosti

Nuovi scenari contemporanei

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Nuovi scenari contemporanei Il postmodernismo Negli anni Ottanta del Novecento, ha incominciato a svilupparsi il postmodernismo. Si può partire parlando del volume Scrivere le culture pubblicato nel 1986 da James Clifford e George Marcus, considerato il "manifesto" del postmodernismo. Nei saggi raccolti viene messo in discussione uno dei fondamenti dell'antropologia "classica": l'attendibilità del resoconto etnografico . Secondo la tradizione, il ricercatore sul campo e la sua partecipazione diretta alla vita degli indigeni davano alla relazione etnografica sufficienti garanzie di oggettività e rispondenza al vero. Ma come aveva capito Geertz, la situazione tipica della ricerca non contempla un osservatore neutrale che registra,  in modo accurato e neutro gli eventi, ma vede l'incontro di due interpreti, l'antropologo e il nativo che lo informa. Quando il ricercatore elabora il resoconto etnografico, seleziona ciò che reput