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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

il concetto di 'cultura' nella società globale

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 'cultura' nella società globale Dalla seconda metà del Novecento l'antropologia si è trovata in un modo completamente cambiato, in quanto a causa della modernizzazione molte culture primitive sono scomparse o molte culture tribali hanno subito una radicale trasformazione. Le culture native sono sempre più difficili da osservare, molte di queste si sono conformate alla società moderna. Inoltre molti governi centrali hanno iniziato un apolitica di integrazione sociale, in cui si invitano le popolazioni indigene a votare, mandare i propri figli a scuola e di informarsi su ciò che accade al di fuori del villaggio. Infine i moderni mezzi di comunicazione hanno raggiunto le località più sperdute. Anche le agenzie di viaggi organizzano le vacanze in questi luoghi offrendo ai propri turisti la possibilità di visitare i villaggi di tribù, di assistere a spettacoli tribali, di fotografare le popolazioni.  L'antropologia ha dovuto dunque rivalutare la definizione del ter

Culture primitive

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Culture primitive Tylor afferma che non esistono popoli selvaggi, in quanto essi vivono al naturale e col solo obiettivo di soddisfare i propri bisogni fondamentali. Definisce queste società com 'culture primitive'.  Gli antropologi hanno scoperto che i popoli che sono etichettati come 'primitivi', non lo sono affatto, in quanto la loro società viene organizzata in modo non semplice.  Questo divenne ancora più presente nello studio sui miti e sulle lingue condotto da Claude Lèvi-Strauss. Ha messo in luce la raffinatezza di questi e ha affermato che dietro i miti esiste una logica sorprendente. Infatti nei diversi miti ci sono delle caratteristiche che si ripetono.  Anche con lo studio delle lingue si arrivò a questa conclusione. Sono complesse e raffinate anche le lingue prive di scrittura. Per esempio una ricerca condotta sulla popolazione nativa nord-americana del Navajo, che utilizza solo verbi in diverse combinazioni. Questo popolo all'apparenza usava s

Inculturazione e acculturazione

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Le discipline antropologiche Durante il Novecento l'antropologia si è sviluppata come 'antropologia culturale' che considera la produzione di cultura il carattere distintivo degli essere umani dagli animali, 'antropologia fisica' che studia le caratteristiche fisiche dell'uomo comparandole a quelle del primitivo per capirne l'evoluzione e 'antropologia filosofica' che studia le scienze umane per capire la caratteristica principale dell'uomo rispetto agli altri esseri umani. Come lavora l'antropologo? L'antropologo studia le diverse culture esercitando tre specializzazioni diverse: 'l'etnografia', 'l'etnologia' e 'l'antropologia'. L'etnografia è la disciplina che descrive gli usi e i costumi delle popolazioni, l'antropologo lavora sul campo e raccoglie informazioni sugli aspetti della vita quotidiana di un popolo. L'etnologia è la disciplina che sintetizza il materiale etnograf

Antropologia

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Il punto di vista degli antropologi L'antropologia da 'anthropos' è lo studio dell'uomo, in quanto soggetto sociale in un contesto di una società, che ha delle abitudine, delle regole e delle tradizioni che derivano dalla 'cultura materiale', quindi dagli oggetti utilizzati in un luogo. L'antropologia utilizza metodi scientifici per studiare i riti, le abitudini. Nasce con la colonizzazione , quando il capitalismo utilizzava spazi nel mondo per le materie prime e distruggeva le popolazioni indigene.  Gli antropologi studiano l'uomo in quanto 'elaboratore di cultura' quindi si occupa di studiare le risposte socialmente organizzate ai problemi di sopravvivenza (modificare l'ambiente che circonda l'uomo per la sua esistenza) e cercano di capire il significato della vita sociale dei popoli. L'antropologia compie indagini nello spazio, in quanto studia i popoli in luoghi molto lontani che sono molto diversi da noi e nel tempo, in

T1

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ANTHONY GIDDENS: 'UNA TAZZINA DI CAFFÈ' Anthony Giddens nel seguente testo riflette su un gesto apparentemente banale; si interroga e gli attribuisce il significato che gli si dà nella vita quotidiana. L'azione comune che viene messa sotto esame è bere una tazzina di caffè. Il valore simbolico di un gesto quotidiano. Innanzitutto il caffè non è soltanto una bevanda, ma ha anche un valore simbolico nel quadro dei riti sociali quotidiani. L'atto di bere un caffè, non è principalmente legato al bere il caffè ma all'azione di consumarlo, in quanto questa è spesso legata a un interazione sociale. Una droga socialmente accettabile. Il caffè è una droga che stimola il cervello attraverso la caffeina, nella nostra cultura è considerata una droga socialmente accettata, mentre in molte altre viene disapprovata. Il contesto socio-economico. L'atto di bere un caffè coinvolge scambi commerciali e comunicazioni a livello mondiale, quindi un individ