Gli inizi dell'antropologia: l'evoluzionismo

Gli inizi dell'antropologia

Nella seconda metà dell'Ottocento le prime ricerche antropologiche erano in riferimento all'evoluzionismo, una concezione filosofica secondo la quale tutta la realtà, naturale e sociale, è in perenne movimento da un'origine indefinita a forme organizzate in modo più complesso. Questo concetto rappresentò un modo di trovare delle leggi che riuscissero a spiegare i mutamenti storici e sociali.
A differenza di Darwin, che reputava l'evoluzione una cosa del tutto casuale, Herbert Spencer individuò nella natura e nell'uomo delle tendenze verso forme sempre più complesse di organizzazione. 
In antropologia tutta l'umanità è in cammino e le società si evolvono secondo fasi prestabilite, ma non tutte contemporaneamente. Infatti alcuni popoli si trovano ancora nella preistoria.

L'evoluzionismo di Morgan: dalla vita selvaggia alla civiltà

Le opere principale di Lewis Morgan sono:
- Sistemi di consanguineità e di affinità nella famiglia umana: nato da ricerche sul campo su tribù native nord-americane. Morgan ha iniziato con la sua opera una nuovo ramo dell'antropologia: antropologia della parentela, che studia con metodo comparativo l'organizzazione dei sistemi di parentela delle diverse culture.
- La società antica in cui Morgan elabora uno schema evolutivo sulle società umane suddiviso in tre fasi:
1. la fase di vita selvaggia, dove gli uomini vivono di caccia e raccolta;
2. le barbarie, in cui vengono introdotti l'allevamento, le tecniche di irrigazione e l'agricoltura;
3. la civiltà, dove gli uomini vivono con la tecnologia, la scrittura e l'uso delle macchine.
Lo schema elaborato da Morgan attribuisce importanza alla cultura materiale, quindi alle tecnologie, ma questa sua evoluzione non può essere utilizzata perché non esiste un unico modo per la civilizzazione di un popolo.

L'evoluzionismo di Tyler: dall'animismo al cristianesimo

Edward Tylor utilizzò per le sue sintesi materiale entnografico raccolto da missionari e esploratori. Si occupò principalmente dello studio delle diverse religioni. Fu lui ad introdurre il termine animismo, che attribuì alle credenze di un popolo primitivo, in quanto attribuiva a tutti i viventi un'anima che sopravviveva alla morte. 
Politeismo e Monoteismo sono forme di religione più complesse, che tuttavia contengono elementi della religione primitiva, per esempio la concezione dell'anima è legata al concetto di 'sopravvivenza' dopo la morte fisica.

L'evoluzionismo di Frazer: dalla magia alla scienza

James Frazer nella sua opera principale Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione esamina i diversi miti, le diverse credenze, usanze e cerimonie delle religioni antiche, paragona inoltre queste ultime a sistemi scientifici che si utilizzavano per interpretare il mondo naturale. Afferma, però, che soltanto la scienza odierna può spiegare esattamente la realtà che ci circonda.

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