I 'classici' dell'antropologia
I 'classici' dell'antropologia
Boas: il particolarismo culturale
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq9lyLqdgF1S8MFbQ4kc_PR7zdqFnZxIT00LkrsEfBXpSKynUKmUudlHDWCGoeY8JZPxL8PtDd6Srqb3R6f8HCN14ga25-GF2iWinrdw0XVnMMPRRPUp5oQsqy0N7n_05ya5eENi0qe01S/s1600/fb.png)
Boas promuoveva un metodo di ricerca induttivo sul modello delle scienze naturali, riassunto nei seguenti punti:
- osservazione diretta di fatti concreti;
- raccolta e analisi dei dati;
- elaborazione di teorie e leggi.
Verso il relativismo culturale
Boas studiò in tutti i suoi aspetti la società degli indiani del Nord-Ovest. Analizzo il potlach, una cerimonia in cui un ricco ospite distribuisce doni agli invitati e brucia e distrugge oggetti di valore. In seguito anche gli invitati devono mostrare la stessa generosità, questo tipo di cerimonia veniva celebrata per impedire l accumulo di beni e di mettere in pericolo l'equilibrio sociale.
Boas rifiutò la visione dell'evoluzionismo, per lui ogni cultura era unica e non potevano essere inserite in schemi universali. Questo pensiero è definito particolarismo culturale: ogni cultura deve essere studiata in base all'ambiente in cui si sviluppa. Questo tipo di pensiero è l'introduzione al relativismo culturale: tutte le culture hanno una loro validità e per questo non ha senso valutarle secondo parametri esterni. Dalla seconda metà del Novecento molti antropologhi sono d'accordo con questa visione.
Malinowski: il lavoro sul campo
Bronislaw Malinowski è il principale teorico del funzionamento antropologico, un punto di vista che chiarisce la funzione della cultura collegandola ai bisogni dell'uomo, come insieme delle risposte socialmente organizzate ai fondamentali bisogni umani, la cultura ha la funzione di proteggere la specie.
Sulle isole Trobriand eseguì diverse ricerche sul campo da cui nacquero diverse sue opere. Lì si immerse nella vita sociale degli indigeni, non si ferma alle apparenze ma cerca di capire tutte le funzioni sociali delle loro usanze.
Lèvi-Strauss: l'antropologia strutturale
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrRMFt41pqgykNREelDM8gH62DMBcEJ-A3dd5pN8P7XmuWcyic7NmaLYF0XtsdR0iNrnsyzgh6KQhpucoJtyouv_GZLaC0YZ3kI9A88XNlzxvtkQGIsK99rbU6PAZwhzRrf8dwSVt0oUOA/s1600/cls.png)
no alla base di tutte le culture.
La prima opera rilevante di Strauss è Le strutture elementari della parentela in cui analizza i rapporti di parentela presenti in tutte le società e si domanda cosa distinguesse uomini da animali. Afferma che questa differenza è nei rapporti che si stabiliscono dopo il matrimonio a cui si aggiungono i legami naturali di affiliazione (genitori-figli) e di consanguineità (fratelli).
Divieti e obblighi
Analizzando le strutture di parentela inaugura la metodologia di analisi strutturalista che consiste nella ricerca di elementi universali nelle produzioni culturali umane.
La parentela è diversa in goni cultura ma ci sono delle leggi universali, presenti in tutte le culture la più importante è il tabù dell'incesto che non ammette l'endogamia, quindi unioni all'interno del gruppo familiare, ma ammette l'esogamia, l'unione al di fuori del gruppo a cui si appartiene. Analizza anche il così detto 'scambio delle donne', in cui le donne quando si sposano cambiano gruppo e si trasferiscono in quello del marito. Questo scambio viene paragonato allo scambio linguistico o allo scambio di merci in quanto servono tutti a mettere in pacifico diversi gruppi e ad ampliare le relazioni sociali e a far progredire la cultura.
Sposarsi per sopravvivere
Il matrimonio esogamico venne imposto in tutte le società non perché il matrimonio endogamico portasse a malattie dovute alle relazioni tra consanguinei, am perché stabiliva alleanze. Come diceva Tylor l'uomo si accorse che per non vivere col timore di venir ucciso dagli esterni doveva spostarsi con gli esterni.
Il tabù dell'incesto è l'elemento di mediazione tra uomo e natura, perché anche essendo prodotto dell'uomo ha l'obbligatorietà delle leggi della natura.
Commenti
Posta un commento