Dalla cultura orale ai media
Dalla cultura orale ai media
Il pensiero umano è inseparabile dalla sua espressione linguistica; senza la parola infatti sapremmo poco di noi stessi e delle generazioni che ci hanno preceduti. La socialità umana inoltre sarebbe più simile a quella degli animali, ferma a un livello primitivo.
Potere e limiti della parola
Fino al 3500 a.C. l'Homo sapiens sapiens visse senza conoscere alcun tipo di scrittura.
Le culture che non conoscono la scrittura sono dette culture a oralità primaria. La memoria è lo strumento che utilizzano per conservare e trasmettere il sapere, essa gioca un ruolo centrale. Questo processo di memorizzazione viene facilitato dall'utilizzo di formule standard, proverbi e frasi fatte.
Nelle culture a oralità primaria la comunicazione intrapersonale avviene a faccia a faccia.
Inoltre il significato delle parole non è un significato fisso ma varia a seconda della situazione e del contesto in cui la parola viene utilizzata.
Per le culture orali la comunicazione è un potente strumento, a questa viene attribuito un potere magico e curativo, taumaturgico.
Tuttavia, la comunicazione orale ha alcuni limiti:
- non è persistente;
- non supera una certa distanza spaziale;
- coinvolge un numero modesto di persone.
Si ha bisogno di strumenti se si vuole potenziare la comunicazione orale o se vogliamo che i nostri messaggi durino nel tempo e arrivino a più persone, Questi strumenti sono le tecnologie della comunicazione, i cosiddetti media, dal latino medium ovvero mezzo.
L'invenzione della scrittura e la cultura chirografica
La scrittura nasce e si evolve
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKR3iEb1O2PLGFcuzTH_AyXnuWuyZZ5TTvH4d_S1gz0VJMiSPALjQiBeACG3ykt1qrLyKjlYp3V80wAjohP0Yw1cQpjxtnTicIu3uuqOLGzUtPI2TxXCHoRn41IEvS9z_1yDnZKpobFcBy/s200/400px-Sumerian_26th_c_Adab.jpg)
Furono i Fenici con il primo alfabeto fonetico a introdurre la scrittura come la conosciamo noi oggi: la loro scrittura era composta da 22 segni consonatici a cui si aggiungevano le vocali in fase di lettura.
Con l'invenzione della scrittura si inizia ad avere la cultura chirografica o manoscritta che gradualmente si impose alla cultura orale.
Perché la scrittura sia uno strumento di comunicazione ha bisogno di strumenti, per esempio oggetti su cui scrivere. La scrittura è il primo medium di cui abbiamo conoscenza. Nasce così la 'comunicazione mediata'.
L'invenzione della stampa e la cultura tipografica
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdTV04cjoES9PmU2RoO0nYe4ScsSwPemJ34sQMA8pLWV6G8OBR8ci9K1MfjS1LwZxfLVSiu8UCyjt82dSHhDK71opVKa73fi-p1pfx_ERrO7j76HiYTNekM5Jw4AXwRK8cj-1I28cOwXms/s320/stampa-caratteri-mobili-storia.jpg)
La Riforma protestante ebbe un ruolo molto importante nella diffusione dei libri, la Riforma stessa prevedeva la lettura dei testi Sacri da parte di tutti i cristiani. Lutero, Melantone e Calvino promossero l'alfabetizzazione con scuole aperte a tutti, in Europa l'alfabetismo si ridusse e scomparve.
Come mostra la seguente tabella la nuova cultura tipografica è molto diversa dalla precedente cultura manoscritta:
CARATTERISTICHE DELLA CULTURA MANOSCRITTA
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CARATTERISTICHE DELLA CULTURA TIPOGRAFICA
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I manoscritti, erano soggetti a modifiche e
interpretazioni da parte del copista.
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La pagina veniva stampata in versione definitiva,
approvata dall'autore stesso.
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Tra un manoscritto e l'altro potevano esserci
notevoli differenze.
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La pagina stampata era chiara e ben leggibile.
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Nei manoscritti c'erano abbreviazioni e mancava la
punteggiatura.
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La pagina poteva essere stampata in un numero
illimitato di copie.
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Le opere scritte contribuirono alla creazione di una lingua standard con regole ortografiche condivise. Le lingue più favorite furono quelle degli Stati econ
omicamente e politicamente più potenti, le lingue locali invece affrontarono il rischio d'estinzione..
omicamente e politicamente più potenti, le lingue locali invece affrontarono il rischio d'estinzione..
La stampa contribuì alla diffusione del sapere e delle informazioni con dei prim
i giornali periodici, di cui la classe media fu molto felice, in quanto li ritenesse un mezzo efficace come scambio di idee.
i giornali periodici, di cui la classe media fu molto felice, in quanto li ritenesse un mezzo efficace come scambio di idee.
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