Dalla 'comunità' alla 'società'

Dalla 'comunità' alla 'società'

Negli anni Settanta del Novecento Peter Berger, studioso statunitense, affermò che per favorire la nascita della sociologia si svilupparono anche le modalità di aggregazione e di interazione tra gli esseri umani. 
Nell'opera Comunità e società Ferdinand Tönnies descrive il cambiamento di queste modalità, contrapponendo le forme tradizionali della vita associativa e la nuova civiltà nata dall'industrializzazione.
Secondo Tönnies la comunità è una forma tradizionale di vita associativa, caratterizzata da dimensioni contenute, relazioni frequenti e significative tra i membri e, soprattutto, da un comune modo di sentire. Ne sono esempi la famiglia, il villaggio e una piccola città.
Nella comunità il lavoro e il possesso sono comuni.
La società invece è una forma associativa che nasce quando gli aggregati umani diventano più vasti; è caratterizzata da individui che vivono vicini ma senza legami organici che li uniscano gli uni agli altri. All'interno della società le relazioni tra le persone sono di tipo utilitaristico.
Se nella comunità gli uomini sono uniti a dispetto di tutte le differenze, nella società essi restano irrimediabilmente distinti malgrado l'uguaglianza sancita dalla legge.

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