DOMANDE: 'I padri fondatori'
I padri fondatori
P. 296
1. Che cos’è la legge dei tre stadi? Nella sua
opera Corso di filosofia positiva Comte spiega l’evoluzione dello spirito
scientifico, suddividendola in tre ‘stadi’. Il primo lo stadio ‘teologico’ in
cui gli uomini credono che i fenomeni naturali siano il prodotto dell’azione
divina. Nel secondo stadio, lo stadio ‘metafisico’ invece essi trasformano gli
dei in entità astratte che possono decidere il decorso dei fenomeni naturali.
Nell'ultimo stadio, lo stadio ‘positivo’ invece gli uomini iniziano a spiegare
questi fenomeni con la loro conoscenza scientifica. Gli uomini hanno acquisito
una conoscenza scientifica sottoponendo a osservazioni i fenomeni e
individuando tra essi relazioni costanti e infine formulando delle leggi.
2. Qual è stata l’importanza di Marx per la
sociologia? Marx suddivide la società in due classi, la borghesia che è
proprietaria di capitali e il proletariato o la classe operaia. Fra queste due
classi c’è un conflitto che secondo Marx non si concluderà mai, ma che con l’arrivo
del comunismo si sarà una società senza proprietà privata.
I moderni teorici considerano
la proprietà privata come un fenomeno naturale. Questa rappresentazione della realtà
viene definita da Marx ideologia, cioè una rappresentazione falsa, in quanto
elaborata da membri di una classe sociale abbiente che vogliono solo tutelare i
propri interessi. Con il seguente rovesciamento del dominio capitalista ci fu
lo smascheramento dell’ideologia borghese. Questo fu un elemento decisivo poiché
venne smascherata una rappresentazione illusoria della società ovvero l
tendenza degli uomini a elaborare una visione della realtà condizionata dalla
loro posizione sociale e dagli interessi connessi ad essa. Questa intuizione fu
di grande importanza alla nascita dello studio scientifico della società.
3. In che senso Durkheim parla di ‘dimensione
sociale’ del suicidio? Nella sua opera Il suicidio. Studio di sociologia Durkheim
vuole descrivere e leggere il fenomeno dei suicidi non come un fenomeno strettamente
personale ma come un fatto sociale. Infatti, Durkheim non vede alle radici di
un suicidio situazioni di tipo personale, definite da lui ‘cause suicidogene’. Secondo
Durkheim invece si ha bisogno di una delle seguenti condizioni sociali:
a. Quando
l’individuo vive in un ambiente con un’integrazione sociale debole, in questo
caso si parla di suicidio egoistico.
b. Quando
l’individuo non riesce o fa fatica a trovare la propria individualità, in
questo caso si parla di suicido altruistico.
c. Quando
l’individuo vive in una società dove il potere morale viene meno e non si
riescono a controllare le passioni dell’individuo, in questo caso si parla di
suicidio anomico, che dal greco significa senza leggi.
d. Egoismo.
Altruismo e anomia sono tendenze collettive in grado di agire sugli individui.
4. Che cos’è un ‘tipo ideale’ e qual è la sua
utilità per l’indagine sociologica? Per Weber lo studio dei fenomeni sociali
come prodotto dell’agire umano non implicano la rinuncia al compito di ogni
conoscenza scientifica. Le scienze naturali ricorrono alle leggi universali per
spiegare i singoli fenomeni mentre le scienze umane ricorrono ai cosiddetti ‘tipi
ideali’ che sono dei modelli interpretativi generali che vengono elaborati
selezionando determinati aspetti di questa realtà.
Il tipo ideale è un
modello di riferimento in cui vengono inquadrati i singoli casi, che servono
allo studioso per la comprensione del fenomeno.
Il ‘tipo ideale’ viene
anche utilizzato per classificare le azioni sociali.
5. A chi si deve l’espressione ‘disincantamento del mondo’? Weber interpreta il cambiamento nella società occidentale con il concetto di razionalizzazione, con la quale spiega che l’uomo capisce che tutte le cose possono essere dominate dalla ragione. Questo processo viene accompagnato dal disincantamento del mondo cioè, gli uomini credono meno alla magia e alla religione, quindi trasformando la realtà in dati comprensibili e manipolaboli.
5. A chi si deve l’espressione ‘disincantamento del mondo’? Weber interpreta il cambiamento nella società occidentale con il concetto di razionalizzazione, con la quale spiega che l’uomo capisce che tutte le cose possono essere dominate dalla ragione. Questo processo viene accompagnato dal disincantamento del mondo cioè, gli uomini credono meno alla magia e alla religione, quindi trasformando la realtà in dati comprensibili e manipolaboli.
6. Qual è il contributo offerto da Pareto allo sviluppo della sociologia? Pareto, sociologo italiano diede un grosso contributo allo sviluppo della sociologia. Nel 1916 pubblicò la sua opera Trattato di sociologia generale, nel quale afferma che la sociologia non è una disciplina specifica ma un corpus di concetti e dottrine che riguardano, la società, la morale, il diritto. Il fulcro è l’agire umano.
7. Che cosa intende Park per ‘ecologia umana’? Secondo Park i fenomeni sociali devono essere compresi in relazione ai meccanismi di competizione, selezione e adattamento che biologicamente sono alla base delle relazioni fra organismi. Si tratta di ‘ecologia umana’.
Park ritiene che anche la città
debba essere studiata in questo modo, perché anche nella città gli uomini
vivono una sorta di competizione per lo spazio che può dare vita a una
collaborazione tra individui, ma generalmente crea un mosaico di piccoli mondi
sociali che si toccano, ma non si fondono.
8.In che senso, secondo Park, la realtà urbana produce nuovi ‘tipi’ umani? Park riconosce nell’urbanizzazione nuove realtà che hanno creato nuovi ‘tipi’ di umani e di dinamiche razionali, per esempio la divisione del lavoro ha creato nuove figure professionali.
8.In che senso, secondo Park, la realtà urbana produce nuovi ‘tipi’ umani? Park riconosce nell’urbanizzazione nuove realtà che hanno creato nuovi ‘tipi’ di umani e di dinamiche razionali, per esempio la divisione del lavoro ha creato nuove figure professionali.
Secondo Park l’ampiezza
della popolazione in una città comporta una grande eterogeneità e l’affermarsi
di condotte anticonformiste che in una società più piccola avrebbero subito una
disapprovazione sociale. In una grande città invece si possono trovare
individui affini che rafforzano i comportamenti e le scelte.
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