Il funzionalismo

Il funzionalismo

Il funzionalismo è una corrente di pensiero che concepisce la società come un'organismo vivente, i cui componenti si descrivono solo illustrando la funzione che hanno in relazione all'organismo. 
Il funzionalismo riconosce una corrispondenza tra le strutture che la società stessa di dà e i bisogni sociali a cui tali strutture rispondono. 
Il funzionalismo ha una visione ottimistica della società in quanto afferma che un certo fenomeno sociale esiste perché deve esistere. 

I protagonisti: Talcott Parsons e Robert Merton

Parsons: il modello AGIL

Talcott sintetizza la sua concezione di società nel "modello AGIL", AGIL è un acronimo che sintetizza a sua volta i quattro imperativi a cui ogni sistema sociale è chiamato a rispondere:
  1. reperire e trasformare le risorse necessarie per la sopravvivenza (Adaption)
  2. definire e perseguire gli scopi a cui la società deve tendere (Goal attainment)
  3. regolare i conflitti interni alla società (Integration)
  4. mantere i modelli latenti, conservare i valori della società e farli interiorizzare agli individui (Latent Pattern Maintenance)
A ognuno di questi imperativi corrisponde un "sistema", o una classe istituzionale che ha il compito di occuparsene.
Secondo Parsons, questi quattro imperatici si ritrovano in ogni singolo sistema, con questo modello riesce a trovare una giustificazione teorica al modello tradizionale della famiglia nucleare, in costante crescita negli anni Cinquanta, soggetta a molte critiche, per esempio da parte delle femministe.

Parsons: i ruoli e le variabili strutturali

All'interno di ciascun sistema ci sono interazioni tra soggetti che prendono parte come rappresentanti di una determinata posizione, da cui derivano i "ruoli"
Il ruoli sono classificabili secondo alcuni parametri, definiti da Parsons "variabili strutturali":
  • affettività/ neutralità affettiva: il soggetto può agire sulla base di sentimenti o no.
  • realizzazione/attribuzione: le persone possono essere valutate per i risultati che ottengono oppure essere valutate per qualità indipendenti dalle loro prestazioni.
  • universalità/particolarismo: la condotta di un individuo può essere ispirata a criteri universalistici, non diversificata tra i soggetti, oppure a criteri particolaristici, quindi è indirizzata a un certo soggetto.
  • specificità/diffusione: ci sono ruoli che coinvolgono tutti gli aspetti della personalità e altri che riguardano solo tratti molto specifici.
  • orientamento in vista dell'ego/orientamento in vista della collettività: ci sono ruoli orientati a scopi personali e altri all'interesse della collettività.

Merton: il funzionalismo critico

Merton afferma che il sociologo deve costruire "teorie a medio raggio", che possono mettersi in posizione intermedia tra la pura e semplice descrizione dei dati empirici raccolti e la generalizzazione troppo astratta. Secondo Merton bisogna rivedere l'impostazione funzionalista, mettendone in discussione i 3 postulati fondamentali:
1. il "postulato dell'unità funzionale", secondo il quale tutti gli elementi di un dato assetto sociale cooperano alla sopravvivenza dello stesso.
2. il "postulato del funzionalismo universale", secondo il quale l'esistenza di una determinata realtà o pratica consolidata è di per sé sufficiente a ipotizzarne una funzione e dunque un'unità sociale.
3. il "postulato dell'indispensabilità funzionale", secondo il quale esisterebbe una "corrispondenza  biunivoca" tra gli imperativi funzionali del sistema e le istituzioni che a essi rispondono. 
Può anche capitare che uno stesso elemento svolga contemporaneamente più funzioni, anche se non espressamente dichiarate o totalmente presenti alla consapevolezza dei membri della società.

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